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18 novembre 2014

Il pensiero lapiriano: incrocio e combinazione di popoli diversi




Siamo entrati – soleva dire – nel tempo dell’unica guerra legittima dell’unica strategia legittima, la guerra e la strategia contro la fame, la miseria, la depressione economica, sociale, culturale e politica dei popoli di tutto il mondo[1].

Avvicinare la figura di Giorgio La Pira al concetto di Europa unita sarà un modo per delineare lo spirito sostanziale del personaggio stesso, riguardo a un argomento che tuttora è oggetto di ampio dibattito e dalle soluzioni politiche non certo soddisfacenti.

27 settembre 2014

In Sicilia l’unico stupa d’Italia



La civiltà non è avere la luce elettrica o gli aeroplani, ne produrre bombe nucleari.
La civiltà non è uccidere esseri umani, né distruggere cose, né fare la guerra.
La civiltà è provare affetto reciproco e rispetto per tutti.
Nichidatsu Fuji

Dalle pendici dei monti Iblei, nella vallata che ospita l’aeroporto “Pio La Torre”, è possibile distinguere un simbolo di pace – unico in Italia − sorto affinché coinvolga tutti gli uomini di buona volontà.
   In questo luogo, vicino in linea d’aria a quella che è stata una “Base strategica per le forze della Nato”, è stata fondata la sede emblema di concordia e monito per l’intera umanità.

8 giugno 2014

Michele Palmieri di Miccichè cadetto dallo spirito libero: un incontro interculturale


Fu nel centro del triangolo della Sicilia, tra Palermo, Agrigento e Caltanissetta che ebbe vita una particolare esperienza culturale dalle radici siciliane, apprezzata nel resto d’Europa.
   L’artefice, un certo don Michelino: un vero scapestrato, che dagli inizi dell’Ottocento diede del “filo da torcere” alla sua famiglia e non solo; per questi eventi il luogo d’origine è raffigurato in Villalba: un piccolo “villaggio” nel cuore della Sicilia, dove le prime case sorsero nel 1763 attorno al caseggiato dei baroni del feudo, il cui nome di origine araba è Mikiken.

25 aprile 2014

Alle Fosse Ardeatine anche la Sicilia sacrificò i suoi uomini, caduti per la libertà

Nel grande impegno della Resistenza. Per non dimenticare...



Una volta, quando le guerre nascevano da ragioni personali e si combatteva con piccoli eserciti di soldati professionisti, era possibile limitare le perdite dei combattenti, ma quando grandi popoli saranno scagliati gli uni contro gli altri, una guerra europea potrà soltanto terminare con la rovina dei vinti e con la disorganizzazione commerciale e l’esaurimento dei vincitori.
Winston Churchill

27 marzo 2014

In viaggio per la Sicilia di fine Settecento

Esperienze di vedutisti e narrazioni dal patrimonio archeologico alla vita quotidiana


Un epigramma veneziano di Wolfgang Goethe dice:
I re vogliono il bene,
i demagoghi lo stesso, si dice;
ma si sbagliano: uomini sono,
ahimè, come noialtri.
Mai riesce alla moltitudine
di volere per sé,
noi lo sappiamo;
ma chi è capace di volere per tutti
lo dimostri.