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1 ottobre 2017

Scemi di guerra: l’apporto degli psicologi nella Grande guerra


Dal 28 luglio 1914 il conflitto mondiale continuò nel terzo anno e per gli italiani – entrati in guerra il 24 maggio 1915 – fu il secondo anno di “guerra per l’unità d’Italia” e per la difesa dei confini dalle truppe asburgiche.
   Il 1917 fu, di fatto, l’anno di maggiore sofferenza per la popolazione civile, poiché scarseggiarono i beni di prima necessità a causa della mancanza di braccia da offrire ai campi.
   Benedetto XV, nel suo continuo lancio di appelli, con la pubblicazione dell’epistola Nota di pace dell’1 agosto 1917, parlò di «inutile strage», invocando ancor più «una pace giusta e duratura».